Bolzano (BZ)

Dichiarazione in merito alle previste misure di protesta del corpo docente
Da alcuni mesi, l’Allianz der Kultur (Alleanza della cultura) segue con crescente preoccupazione gli sviluppi riguardanti le misure di protesta scolastiche annunciate e già deliberate, e desidera evidenziare le conseguenze certamente non intenzionali per l’educazione culturale: le proteste previste nelle scuole di lingua tedesca colpiscono duramente l’intero panorama culturale, oltre a numerosi altri fornitorə di offerte formative extrascolastiche.
In qualità di rappresenti d’interesse della scena culturale altoatesina, vogliamo sottolineare con chiarezza che i numerosi programmi culturali, i progetti teatrali e musicali, le visite guidate nei musei, le iniziative di mediazione letteraria e molto altro, concepiti e offerti su misura per le scuole, dovranno essere annullati in caso di attuazione delle misure di protesta. Ciò non è problematico solo per la formazione culturale delle future generazioni, ma anche per lə operatorə culturalə stessə, che rischiano di perdere così una fondamentale fonte di sostentamento economico.
«Il teatro apre ai bambini spazi di fantasia, empatia e condivisione. Non dovrebbe essere la scuola a doverne fare a meno», osserva Benni Troi, membro della presidenza del Südtiroler Theaterverband.
Emanuel Valentin, direttore del museo Eccel Kreuzer e del museo provinciale Fortezza di Fortezza, esprime preoccupazione: «Dal momento che la mostra speciale “Hitler entsorgen: Vom Keller ins Museum” è stata inaugurata ad aprile nella Fortezza di Fortezza, ci aspettavamo nuovamente la partecipazione delle classi scolastiche soprattutto a partire dall’autunno. Il grande successo del corso di aggiornamento per docentə, da noi offerto a febbraio sul tema della mostra, era da questo punto di vista molto promettente. In collaborazione con il Forum Prävention erano inoltre stati programmati workshop gratuiti per le scuole sul tema della discriminazione, che ora rischiano di saltare qualora le scuole non invitassero più espertə esternə».
Vediamo all’orizzonte un grande pericolo per la formazione culturale delle prossime generazioni.
La cultura altoatesina apprezza la qualità del lavoro e l’impegno del corpo docente, con cui da sempre esiste una collaborazione proficua e arricchente per lə studentə. Non solo vengono sviluppati programmi condivisi, ma si creano anche integrazioni mirate per una formazione scolastica completa.
«Le nostre offerte per le classi  del prossimo anno scolastico sono pianificate da tempo: 67 rappresentazioni di spettacoli teatrali per bambinə e giovani, e 42 letture e laboratori del nostro centro di letteratura giovanile “Jukibuz”. Se fossimo costrettə ad annullarle a causa delle misure di protesta del corpo docente, ciò significherebbe non solo disdire contratti già in essere, ma ci dispiacerebbe soprattutto per lə studentə, perché la partecipazione a una rappresentazione teatrale o a una lettura nell’ambito di una gita scolastica è un’esperienza arricchente. Rimaniamo comunque ottimisti che preziose iniziative culturali possano continuare a essere fruite», sottolinea Peter Silbernagl, direttore del Südtiroler Kulturinstitut.
Non si tratta solo di eventi annullati, ma di opportunità fondamentali per le e i giovani che rischiano di andare perse.
Grazie alle offerte di educazione culturale, lə studentə hanno la possibilità di scoprire e sviluppare la propria creatività, di apprendere il pensiero critico e il confronto con altri punti di vista, di ricevere sostegno nello sviluppo della propria personalità e di partecipare attivamente alla vita sociale.
«Comprendiamo bene le richieste del corpo docente. Tuttavia, la cancellazione delle future offerte formative extrascolastiche colpisce in primo luogo bambinə e giovani. Sono loro a subire le conseguenze di queste misure – viene loro tolta la possibilità di un’ulteriore formazione culturale», sottolinea Irene Ohnewein, direttrice di netz. «Il lavoro socioeducativo e culturale negli spazi giovanili ha un chiaro mandato educativo. Per questo il tema, anche se non rientra direttamente nei nostri ambiti di attività, è per noi molto importante. Alla fine, si tratta dei giovani – e quindi del futuro di tuttə».

Anche Maria Larcher, presidente provinciale del VKE, sottolinea: «Il lavoro aperto con bambinə e giovani sostiene percorsi educativi integrali, in cui la partecipazione culturale e lo sviluppo della personalità rivestono un ruolo centrale. Le misure di protesta non devono andare a scapito delle offerte formative extrascolastiche – proprio per lə giovani, spazi creativi e culturali sono essenziali per il loro sviluppo e la loro partecipazione sociale».
L’Allianz der Kultur rivolge un appello al governo dell’Alto Adige e al sindacato del corpo docente affinché trovino al più presto una soluzione sostenibile e adottino misure per garantire che la formazione extrascolastica e la partecipazione culturale də studentə non siano messe in pericolo.
Un’offerta educativa completa è in questo periodo di trasformazione sociale indispensabile per la formazione culturale, politica e sociale, nonché per lo sviluppo personale də giovani.


L’Allianz der Kultur (ADK/ Alleanza della cultura) è attiva dal 2018 come rete indipendente per la scena culturale in Alto Adige e, dal dicembre 2024, rappresenta come associazione ufficiale una voce importante per l’intera cultura altoatesina.
L’ADK tutela gli interessi dell’intero panorama culturale altoatesino: dai gruppi teatrali alle biblioteche, dagli enti di formazione continua ai cori, dalle associazioni tradizionali ai luoghi della letteratura, dalle bande musicali alle orchestre, dalle organizzazioni giovanili fino ai musei, festival, spazi espositivi, iniziative indipendenti e numerosi altrə attorə culturali. L’ADK è così presente a livello provinciale in tutti i comuni e le valli.
In qualità di nodo della rete culturale altoatesina, l’ADK raccoglie idee, risorse ed esperienze, organizza incontri periodici e workshop di networking, promuove il dialogo interculturale e la collaborazione. Si impegna attivamente per gli interessi della propria rete, collabora con rappresentanti politici e istituzioni e contribuisce a far sì che la cultura ottenga riconoscimento e apprezzamento. L’obiettivo dell’ADK è avvicinare un ampio pubblico alla diversità della cultura regionale e ai suoi valori sociali e non monetari.

Il nuovo consiglio direttivo, eletto con la fondazione dell’associazione, riflette la molteplicità della rete:
Eva Cescutti - Südtiroler Kulturinstitut;

Simon Feichter (presidente) – netz|Offene Jugendarbeit;
Hannes Götsch – BASIS Vinschgau Venosta;
Sarah Oberrauch (vicepresidente) – Eau&Gaz;
Thomas Maniacco – PERFAS;
Christine Menghin (segretaria) – Bibliotheksverband Südtirol;
Oswald Rogger (tesoriere) – Volkshochschule Südtirol/IG-Pro Weiterbildung;
Florian Trojer – Heimatpflegeverband Südtirol;
Kunigunde Weissenegger – attivista culturale indipendente.

Persona di riferimento:
Anna Hilber
Amministratrice delegata
Allianz der Kultur
anna.hilber@allianzderkultur.itT. +39 351 614 712

Stellungnahme zu den geplanten Protestmaßnahmen der Lehrpersonen

Die Allianz der Kultur verfolgt seit einigen Monaten mit zunehmender Besorgnis die Entwicklungen rund um die geplanten und beschlossenen Schul-Protestmaßnahmen und möchte hier die sicherlich unbeabsichtigten Nebenfolgen für die kulturelle Bildung aufzeigen: Von den angekündigten Protestmaßnahmen in deutschsprachigen Schulen ist, neben etlichen anderen Anbieter*innen außerschulischer Bildungsangebote, besonders die gesamte Kulturszene stark betroffen.

Als Interessensvertretung der Südtiroler Kulturszene wollen wir deutlich darauf aufmerksam machen, dass die vielen Kulturprogramme, Theater- und Musikprojekte, Museumsführungen, Literaturvermittlungsformate uvm., die maßgeschneidert für Schulen konzipiert und angeboten werden, bei Durchführung der Protestmaßnahmen abgesagt werden müssen. Dies ist nicht nur problematisch für die kulturelle Bildung der künftigen Generationen, sondern auch für die Kulturanbieter*innen selbst, die hierdurch ein wichtiges wirtschaftliches Standbein verlieren.

Theater öffnet Kindern Räume für Fantasie, Empathie und gemeinsames Erleben. Darauf sollte Schule nicht verzichten müssen, merkt Benni Troi, Präsidiumsmitglied des Südtiroler Theaterverbands an.

Emanuel Valentin, Direktor des Museums Eccel Kreuzer und des Landesmuseums Festung Franzensfeste macht sich Sorgen: Da die Sonderausstellung „Hitler entsorgen: Vom Keller ins Museum“ in der Festung Franzensfeste im April eröffnet worden ist, erwarteten wir uns die Schulklassen v.a. ab Herbst wieder. Der große Erfolg der von uns im Februar angebotenen Lehrer*innenfortbildung zum Thema der Ausstellung war in dieser Hinsicht vielversprechend. In Zusammenarbeit mit dem Forum Prävention wurden darüber hinaus kostenlose Workshops für Schulen zum Thema Diskriminierung geplant, die jetzt ins Wasser fallen werden, sollten die Schulen keine externen Expert*innen in die Schulen holen.

Wir sehen hier eine große Gefahr für die kulturelle Bildung der nächsten Generation.
Die Südtiroler Kultur schätzt die Qualität der Arbeit und das Engagement der Lehrer*innenschaft, mit der seit jeher eine erfolgreiche und für die Schüler*innen bereichernde Zusammenarbeit besteht. Es werden nicht nur gemeinsame Programme erarbeitet, sondern gezielte Ergänzungen geschaffen, um somit eine ganzheitliche schulische Bildung zu ermöglichen.

„Unsere Angebote für Schulklassen für das bevorstehende Schuljahr sind von langer Hand geplant: 67 Aufführungen von Kinder- und Jugendtheaterstücken und 42 Lesungen und Werkstätten unseres Jugendkinderbuchzentrums „Jukibuz“. Sollten wir sie wegen der Protestmaßnahmen der Lehrpersonen absagen müssen, bedeutet dies nicht nur bestehende Verträge zu kündigen. Leid täte es uns vor allem für die Schüler*innen, denn der Besuch im Theater oder bei einer Lesung im Rahmen eines Schulausflugs ist eine bereichernde Erfahrung. Wir bleiben aber optimistisch, dass wertvolle kulturelle Initiativen auch weiterhin genutzt werden“, unterstreicht Peter Silbernagl, Direktor des Südtiroler Kulturinstituts.

Es geht nicht nur um abgesagte Veranstaltungen, sondern um zentrale Chancen für junge Menschen.
Durch die kulturellen Bildungsangebote haben Schüler*innen die Möglichkeit, ihre eigene Kreativität zu entdecken und zu fördern, lernen kritisches Denken und die Auseinandersetzung mit anderen Sichtweisen, werden in ihrer Persönlichkeitsentwicklung unterstützt und können aktiv am gesellschaftlichen Leben teilnehmen.

„Wir können die Forderungen der Lehrer*innen gut nachvollziehen. Doch das Streichen künftiger außerschulische Bildungsangebote trifft in erster Linie die Kinder und Jugendlichen. Sie sind es, die unter diesen Maßnahmen leiden – ihnen wird die Möglichkeit zusätzlicher kultureller Weiterbildung genommen“, betont netz-Geschäftsführerin Irene Ohnewein. „Die Offene Jugendarbeit hat einen klaren Bildungsauftrag. Deshalb ist uns dieses Thema, auch wenn es nicht direkt in unsere Arbeitsbereiche fällt, sehr wichtig. Letztlich geht es um die Jugendlichen – und damit um die Zukunft aller.“

Auch Maria Larcher, Landesvorsitzende des VKE, unterstreicht: „Die offene Kinder- und Jugendarbeit unterstützt ganzheitliche Bildungswege, in denen kulturelle Mitgestaltung und Persönlichkeitsentwicklung zentrale Rollen spielen. Die Protestmaßnahmen dürfen nicht zulasten der außerschulischen Bildungsangebote gehen – gerade für junge Menschen sind kreative, kulturelle Räume essenziell für ihre Entwicklung und soziale Teilhabe.“

Die Allianz der Kultur appelliert an die Südtiroler Landesregierung und die Lehrer*innen-Gewerkschaft, baldmöglichst eine tragfähige Lösung zu finden und Maßnahmen zu ergreifen, damit die außerschulische Bildung und kulturelle Teilhabe der Schüler*innen nicht gefährdet werden.
Ein ganzheitliches Bildungsangebot ist in dieser herausfordernden Zeit gesellschaftlichen Wandels unverzichtbar für die kulturelle, politische und soziale Bildung sowie für die persönliche Entwicklung junger Menschen.


Die Allianz der Kultur ist seit 2018 als freies Netzwerk für die Kulturszene in Südtirol aktiv und seit Dezember 2024 als offizieller Verein eine wichtige Stimme für die gesamte Kultur in Südtirol.

Die Allianz der Kultur vertritt die Interessen der Südtiroler Kulturlandschaft in ihrer ganzen Breite: von Theatergruppen, Bibliotheken, Weiterbildungseinrichtungen, Chören, Traditionsverbänden, Literaturorten, Musikkapellen, Orchester und Jugendorganisationen bis hin zu Museen, Festivals, Ausstellungsorten, unabhängigen Initiativen und etlichen weiteren vielfältigen Kulturakteur*innen. Damit ist die Allianz der Kultur landesweit in allen Gemeinden und Talschaften präsent.

Als Knotenpunkt der Südtiroler Kulturlandschaft bündelt die Allianz der Kultur Ideen, Ressourcen und Expertise, organisiert regelmäßige Vernetzungstreffen und Workshops, fördert den interkulturellen Dialog sowie die Zusammenarbeit. Die Allianz der Kultur setzt sich aktiv für die Interessen seines Netzwerks ein, arbeitet mit politischen Entscheidungsträger*innen und Institutionen zusammen und trägt aktiv dazu bei, dass Kultur Anerkennung und Wertschätzung findet. Das Ziel der Allianz der Kultur ist es, die Vielfalt der regionalen Kultur und ihre gesellschaftlichen wie nicht-monetären Werte einem breiten Publikum näherzubringen.

Der mit Vereinsgründung neu gewählte Vorstand spiegelt die Vielschichtigkeit des Netzwerks wieder:
Eva Cescutti - Südtiroler Kulturinstitut;
Simon Feichter (Vorsitzender) – netz|Offene Jugendarbeit;
Hannes Götsch – BASIS Vinschgau Venosta;
Sarah Oberrauch (stellv. Vorsitzende) – Eau&Gaz;
Thomas Maniacco – PERFAS;
Christine Menghin (Schriftführerin) – Bibliotheksverband Südtirol;
Oswald Rogger (Schatzmeister) – Volkshochschule Südtirol/IG-Pro Weiterbildung;
Florian Trojer – Heimatpflegeverband Südtirol;
Kunigunde Weissenegger – unabhängige Kulturakteurin.

Kontaktperson:
Anna Hilber
Geschäftsführung Allianz der Kultur
anna.hilber@allianzderkultur.it
T. +39 351 614 712