UN GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO E CRITICA

Perché questa mostra sta piacendo così tanto?

Decine di migliaia di visitatori hanno già ammirato FLORA, la mostra che trasforma la Villa dei Capolavori in un giardino d’arte e poesia.

Oltre 150 capolavori floreali, da Segantini a Fontana, un percorso che attraversa Simbolismo, Futurismo, Realismo magico, Astrazione e le nuove forme espressive della contemporaneità.

La stampa nazionale ne parla con entusiasmo: “Un viaggio tra arte e natura nella Fondazione Magnani-Rocca”Finestre sull’Arte. “Un percorso che attraversa oltre un secolo di arte italiana”Arte Magazine. “Un omaggio affascinante ai fiori nell’arte italiana del Novecento” Artribune

Questa mostra è un’occasione unica per immergersi nella bellezza effimera dei fiori attraverso l’arte italiana. Qui Alberto Angela racconta la mostra nel suo programma Passaggio a Nord Ovest.

VISITE GUIDATE ALLA MOSTRA FLORA NEL PONTE DEL 2 GIUGNO
SABATO ore 16.30, 17.00
DOMENICA 1 GIUGNO e LUNEDI 2 GIUGNO ore 11.30, 16.00, 17.00
Prenotazioni (posti limitati): segreteria@magnanirocca.it
Costo: 20€ (ingresso 15€ + guida 5€).
Scopri di più sulla mostra
magnanirocca.it/flora

Rettangolo arrotondato: PODCAST EP 4: LE REGINE DI FIORI

Regine di fiori: l’eleganza femminile tra rose, ortensie e pittura. Il nuovo episodio del podcast con la voce della curatrice Daniela Ferrari racconta le Donne e fiori nell’arte: eleganza, mistero e simbolo. Casorati, Boldini, Zandomenighi e altri raccontano la femminilità attraverso il linguaggio floreale nella mostra ⁠⁠FLORA.⁠⁠

In questo episodio esploriamo l’affascinante legame tra fiori e figure femminili: le donne sono muse ispiratrici tra ortensie, rose e fiordalisi. Dai ritratti sensuali di Boldini alle composizioni intime di Zandomenighi, fino ai riflessi misteriosi dei vasi di Casorati, Daniela Ferrari ci guida tra pittura simbolista, poesia floreale e bellezza interiore. Un viaggio tra emozione e grazia, dove ogni fiore racconta l’anima di un’epoca.

 

IN MOSTRA

La bellezza dei fiori inquieti può nascondere veleno

Il teschio su un panno rosso, accanto a un mazzo di fiori e a un bicchiere blu elettrico. Così si apre la sezione dei Fiori Inquieti.

Inizia con la Natura morta di Armando Pizzinato (1941-44), dichiarazione esplicita di un tema che attraversa tutta la mostra: la Bellezza che può nascondere veleno. Il teschio – emblema classico della vanitas – non è qui un dettaglio, ma il cuore stesso della composizione. Accanto a lui, la vitalità effimera dei fiori recisi accentua il senso della fine. Il colore vivido non consola: inquieta.

I crisantemi carichi d’ombra di de Chirico, i fiori appassiti accanto a pistole di Italo Cremona, i Papaveri di Tancredi Parmeggiani che esplodono di colore e alludono all’oppio, alla dimenticanza, alla fine. I Poisoned Flowers di Chiara Dynys, che appaiono e scompaiono su una superficie lenticolare, fissi e avvelenati.

La bellezza, qui, non consola: inquieta. Ogni petalo è una maschera, ogni bouquet un enigma.

Nel cuore del fiore, qualcosa punge. Scopri la mostra FLORA

 

COLLEZIONE PERMANENTE

I lavori di de Chirico sono pervasi da un’atmosfera suggestiva, e L’Enigma della partenza non fa eccezione.

Siamo in una piazza desolata, ed è evidente che qualcosa non torna: i colori sono accesi e innaturali, il cielo è verde, e poi la luce è troppo forte, sembra artificiale. Sono presenti simboli come architetture classiche, statue, una ciminiera, una cassa in legno, e una nave, forse metafora della vita itinerante dell’artista.

Sono presenti i simboli nietzschiani della vela e del mare, metafore delle avventure della mente e di un itinerario dello spirito tra gli enigmi dell’esistenza, oltre che citazione del mare greco.

Giorgio de Chiricode Chirico nasce da genitori italiani nel 1888 a Volos, in Grecia, e vi rimane fino al 1906, poi si trasferisce a Milano, Firenze, studia a Monaco di Baviera, vive per anni a Parigi, poi Ferrara, New York, Torino, Venezia, e infine Roma, dove resterà fino alla fine dei suoi giorni.

Ma rimane ben consapevole delle sue radici. Di fronte alle stravaganze delle avanguardie storiche come il Cubismo e il Futurismo, De Chirico rimane fermamente convinto della necessità di un ritorno al rigore e alla semplicità dell’Antico. Fonda la pittura Metafisica per ricercare “ciò che va oltre la fisica”, oltre il visibile e il tangibile, ed evocare il mistero che si cela dietro le cose. È questo, secondo de Chirico, il compito dell’artista.

La relazione con lo spazio è centrale nelle sue opere, e osservandole, capiamo poco a poco che ci stiamo addentrando in un luogo psichico.

Ne L’enigma della partenza le ombre e l’oscurità degli interni prevalgono, si trovano in primo piano, forse a sottolineare che la mente umana è intrappolata da pensieri intrusivi che la offuscano. È solo in fondo, in uno spazio lontano, al di là delle ombre, che si intravede una vela spiegata sul mare: è lì che alla mente è concesso di liberarsi.

Forse il viaggio in mare è l’itinerario di un’immaginazione fervida, oppure il ritorno verso ciò che è stato rimosso. Dunque chi parte e resta sono la stessa persona? Come recita il titolo, l’opera è un enigma, e possiamo solo intuirlo.
Ascolta il Podcast di Altremuse

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La ⁠⁠⁠Fondazione Magnani-Rocca⁠⁠⁠ è una delle più importanti istituzioni artistiche d’Europa.

La Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo ospita la collezione di Luigi Magnani – unica nel suo genere – con opere di Goya, Tiziano, Monet, Renoir, Cézanne, Dürer, De Chirico, Rubens, Van Dyck, Filippo Lippi, Carpaccio, Burri, De Pisis, Tiepolo, Canova e la più significativa raccolta di Giorgio Morandi.

Immersa nella campagna di Parma, la Villa conserva ancora oggi un fascino senza tempo con i suoi arredi di epoca neoclassica e impero, circondata dal Parco Romantico, un grande giardino all’inglese con piante esotiche, alberi monumentali e gli antichi agrumi.

 

Fondazione Magnani-Rocca
via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).


MOSTRA FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi
a cura di Daniela Ferrari e Stefano Roffi. La mostra è stata realizzata in collaborazione con Mart - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Con il supporto di Fondazione Cariparma e Crédit Agricole Italia

 image credits
Armando Pizzinato  Natura morta dal teschio 1941 olio su tela cm 54x69 Coll Boschi Di Stefano foto Tedeschi
Giorgio de Chirico, Enigma della partenza, 1914, olio su tela cm 38,5 x 41, Fondazione Magnani- Rocca