IN MOSTRA

Nel 1966 Jannis Kounellis dipinge una rosa

Ma non è una rosa. È una soglia. Segna il passaggio da un linguaggio fatto di cifre e parole al silenzio denso dell’immagine.

Dopo aver scritto “giallo” con colori che non lo erano (in "Senza Titolo" del 1965), Kounellis scava nella distanza tra ciò che si dice e ciò che si vede. Così nasce questa rosa nera: una forma familiare, eppure inafferrabile.

Non offre appigli, chiede immaginazione.

La sua è una pittura che interroga. Vuole lo spettatore partecipe, non passivo. Ogni petalo è una domanda, ogni ombra un varco.

È il 1966, e l’Arte Povera è all’orizzonte. Ma già in Untitled, l’opera oggi esposta nella mostra Flora, si sente la vibrazione di qualcosa che cambia. Di lì a poco arriveranno il fuoco, il metallo, la materia viva. Come in Margherita di fuoco (1967), dove una fiamma azzurra scaturisce dal centro di un fiore.

Kounellis lavora con ciò che brucia, che muta, che sfugge. Ma sa che a volte basta una rosa per accendere il pensiero.

È il momento di organizzare la visita. Sono gli ultimi giorni per vedere dal vivo i capolavori di FLORA. Ogni fiore, un mondo. Ma il tempo dei fiori non è eterno. FLORA è aperta fino al 29 giugno.

VISITE GUIDATE
SABATO ore 16.30
DOMENICA ore 11.30, 16.00, 17.00
Prenotazioni (posti limitati): segreteria@magnanirocca.it
Ingresso mostra: €15 / Visita guidata: €5
Scopri di più sulla mostra: www.magnanirocca.it/flora

Manca meno di un mese alla chiusura di FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal 900 a oggi, la mostra che sta trasformando la Villa dei Capolavori in un giardino di simboli, silenzi e visioni.

Un percorso che ha incantato migliaia di visitatori con opere di de Chirico, de Pisis, Mafai, Donghi, Morandi, Cagnaccio di San Pietro, Levi, Tancredi, Chiara Dynys e molti altri.

Fiori recisi, inquieti, radiosi o raggelati: ogni sezione racconta una diversa anima del fiore nell’arte. Dalle visioni oniriche del Realismo Magico alla pittura materica di Morlotti, dai mazzi funerei di Cremona al rigore enigmatico di Carlo Benvenuto.

IL PARCO ROMANTICO

Un giardino nel tempo

"Questo giardino conserva una stratificazione unica di tre secoli di arte del paesaggio europeo, dove ogni epoca ha lasciato la propria impronta attraverso personalità straordinarie. Marianna Panciatichi, una donna intelligentissima, capace e anche molto determinata, trasformò questo luogo in un vero e proprio orto botanico privato dedito allo scambio di sementi e di specie botaniche. Dopo di lei, Luigi Magnani con la sua sensibilità di grande collezionista ha arricchito questo patrimonio vivente con il suo raffinato giardino all'italiana.

Per il restauro, trattandosi di un giardino storico di tale importanza umana e botanica, abbiamo seguito scrupolosamente le linee guida della Carta di Firenze, la carta italiana dei giardini storici, per garantire un intervento filologicamente corretto che onorasse questa straordinaria eredità di passione e sapienza dell'arte del paesaggio." Lo racconta Carlo Mambriani, storico dell'architettura e consulente storico del progetto di recupero del Parco Romantico.

Il progetto è realizzato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un intervento che ha ridato forma e anima a uno spazio che oggi accoglie i visitatori come un grande respiro verde.

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IL PODCAST

🎧Tutte le puntate del podcast FLORA sono online

Rettangolo arrotondato: 🎧 Segui il podcast della mostra

È disponibile l’intera serie del podcast FLORA, il racconto della mostra in corso alla Fondazione Magnani-Rocca.

La voce della curatrice Daniela Ferrari ci accompagna in un viaggio tra arte, botanica e visioni, alla scoperta delle opere e delle storie che popolano le sale della Villa dei Capolavori.

Ascoltalo ora su [Spotify]

Fondazione Magnani-Rocca

Immagini

Jannis Kounellis, Untitled, 1966-1967. Ducotone su tela. Collezione Privata © Kounellis, by SIAE 2025 /  Guido Trentini, La pianta rossa, circa 1914, tempera alla glicerina su tela. Colezione della Fondazione Cariverona / Felice Casorati, Fiori e cappelliera, 1928, olio su cartone. Collez privata, courtesy Montrasio Arte Monza Milano © Felice Casorati, by SIAE 2025  / Luigi Bonazza, Giardino fiorito, 1923-1925, olio su tela. Collezione privata. Courtesy Art Multiservizi, Rovereto / Ecologia di Lucia Marcucci, Frittelli Arte Contemporanea Firenze © Lucia Marcucci, by SIAE 2025 / Giovanni Colacicchi, Roselline, circa 1930, olio su tavola. Società di Belle Arti, Viareggio