Imponente e maestosa sorge al centro del paese di Sala Baganza.
Ricca di affreschi in parte perfettamente restaurati a cura del comune e in parte, relativamente alla parte privata, lasciati all’incuria (le tre ultime foto relative alla Cappella Palatina fanno piangere il cuore) a causa della stupidità umana e l’intervento di qualche autorità sarebbe auspicabile.

Ai suoi piedi uno splendido parco, detto “Giardino del Melograno” restaurato nel 2009 in accordo al settecentesco impianto originale.

Nei sotterranei della rocca, nel 2014, è stato inaugurato il “museo del vino”.
Non dimentichiamo che Sala Baganza è terra di Malvasia.

Un po’ di storia:
In possesso della famiglia Sanvitale (Fontanellato) dal 1254 che la tennero per oltre trecento anni trasformandola in parte in una elegante dimora nobiliare e in parte in una possente fortezza.
Nel 1612 i Sanvitale vennero spodestati passando sotto il dominio dei Farnese.
Nei primi dell ‘800, al passaggio del Ducato di Parma all’Impero Napoleonico, fu assegnata a Michele Varron che fece abbattere le ali sud, est ed ovest conferendo alla rocca l’aspetto attuale.
Dopo vari passaggi di proprietà la rocca è stata in parte acquistata dal comune di Sala Baganza che ha avviato molteplici ed importanti lavori di restauro, tra cui l’importante messa in sicurezza sismica.

E qui la nota dolente: la parte privata, resa inagibile con il terremoto del 2008, è stata lasciata all’incuria ed al degrado con il grosso rischio che, nell’eventualità di un nuovo terremoto, trascini con se anche quanto sapientemente protetto.

Aggiornamento:
il Comune di Sala Baganza, grazie ad un accordo con i proprietari ha avviato lavori di restauro e consolidamento dello Scalone d'Onore e della Cappella Palatina
Dal novembre 2017 queste tre sale saranno visitabili.

Per altre info:
rocca Sanvitale