Nella salita si incontrano:
Ca' Nani Mocenigo
Sontuoso edificio tardo rinascimentale costruito tra la fine del '500 e gli inizi del '600. Di notevole interesse la scenografica scalinata ornata da statue che collega i vari piani dei terrazzamenti del giardino. Sul muro di cinta figurano dei nani (oltre che bellissime piante di cappero in stagione fiorite[*]), allegoriche statue in pietra con chiara allusione al nome della famiglia patrizia veneziana che la edificò.
Antica Pieve di Santa Giustina
Costruito nel 1256 in stile tardo romanico, con elementi decorativi gotici. La facciata è decorata da eleganti bifore e da un rosone centrale. Sopra l'ingresso, protetto da un pronao quattrocentesco, l'ammirevole scultura bassorilievo in pietra raffigurante l'Agnus Dei, di epoca medioevale.
All'interno si trovano tele, resti di affreschi e copia della "Madonna dell' Umiltà" risalente al XIV secolo, oltre ad un polittico quattrocentesco con Santa Giustina e Santi di scuola veneziana e 4 bassorilievi marmorei seicenteschi attribuiti a Giovanni Marchiori.
Porta Romana
L'arco d' ingresso all'area sacra del Santuario Giubilare delle Sette Chiese, costruito nel 1651, è denominato "Porta Romana", o "Porta Santa".
Santuario Giubilare delle Sette Chiese
Ideato e costruito da Vincenzo Scamozzi su commissione dei nobili veneziani Duodo tra il 1605 e il 1615. In quello stesso periodo i Duodo fecero costruire sei cappelle. Le sei cappelle ospitano cinque pregevoli pale di Jacopo Palma il Giovane mentre in quella cointitolata ai santi Pietro e Paolo, vi è una pala attribuita al pittore bavarese Giovanni Carlo Loth.
Chiesa di San Giorgio
Il santuario di San Giorgio, detto dei Santi, è il punto d' arrivo della via sacra. Abbellito anche da un pregevolissimo paliotto d' altare in intarsio marmoreo e pietre dure uscito dalla maestria della bottega dei Corberelli
Esedra di San Francesco Saverio
Scenografica scalinata seicentesca.
Villa Duodo
L'edificio fu costruito in due momenti diversi: il corpo laterale sulla destra è opera di Vincenzo Scamozzi all'inizio del '600. La parte frontale, aggiunta nel 1740 su progetto di Andrea Tirali, decorata da bassorilievi, e chiude lo spazio sulla pianura con una grande ala ad angolo retto.
Per chi volesse a questo punto proseguire, dalla piazza antistante Villa Duodo, tramite un'ampia ed erta scalinata si può raggiungere il Mastio Federiciano [**] ed il parco archeologico. In cima al colle sono conservati i resti dell'imponente mastio, il Torrione, voluto dall'imperatore Federico II di Svevia nella prima metà del XIII secolo.
[*] Si ricorda che i Colli Euganei sono una rara isola che racchiude (ove rimasta) la caratteristica macchia mediterranea.
[**] Visitabile solo le domeniche. |