Circondato dalle colline, alla sinistra orografica del Taro, scopriamo un antico borgo medioevale ed il suo castello: Compiano.
Annoverato, a ragione, tra i “borghi più belli d’Italia” assolutamente merita un’approfondita visita, percorrendo le sue stradine elegantemente lastricate, per salire all’imponente castello.
Il castello, ora completamente ristrutturato, è sede di un prestigioso albergo.
Il borgo con vocazione culturale è sede di importante premio letterario.
Una particolarità: nel 1800 primi ‘900 da Compiano partivano gli “orsanti”, ossia girovaghi che percorrevano le strade dell’Europa guadagnandosi da vivere con gli spettacoli di orsi, cammelli e scimmie ammaestrate (nel borgo è visitabile il “museo degli orsanti”). |
Un po’ di storia:
si hanno notizie certe del borgo sin dal XI° , ma da ricerche eseguite sulle mura del castello fa risalire l’origine sino all’era carolingia (8°÷ 9° secolo d.c.).
Appartenne con varie vicende a diverse famiglie (Malaspina, Landi, Visconti).
Appartenuto ai Farnese dal 1680 al 1731, per passare ai Borboni sino al 1802.
Sotto la dominazione francese sino al 1814, tornò a Maria Luisa d’Austria e dal 1847 al 1859 nuovamente ai Borboni, per essere annesso al regno d’Italia nel 1860.
Due consigli:
visitate il borgo in autunno quando si può ammirare lungo la strada e dal borgo e dal castello tutta la gamma dei colori autunnali, colori che non hanno niente da invidiare a più rinomati foliage
Recarsi, a pochi chilometri, alla frazione di Cereseto (val di Ceno) per ammirare lo splendido portico di ordine dorico del battistero (un cartello di informazioni turistiche che ne indicasse almeno l’epoca non ci starebbe male)
Per saperne di più:
castello: castelli del ducato
museo degli orsanti: museo |