Circondata da un anfiteatro di imponenti montagne(la cresta che unisce il Rocciamelone 3538 m al Lamet 3504 m), boschi e stupende cascate, il medioevale paese di Novalesa.

Posta ai piedi dell’importante valico del Moncenisio, ebbe, sino alla costruzione della strada napoleonica Susa[*]-Lanslebourg,una importanza altamente strategica nella guida dei viaggiatori che si recavano in Francia; all’epoca, posto di dogana, ricca più di 150 portatori ed oltre 70 tra alberghi, osterie e stallaggi.

Ancora oggi affiorano i ricordi della sua importanza tanto da far dire, giustamente, al sindaco del paese “Siamo un museo a cielo aperto”.

Guardata a vista, dall’alto dei suoi 2610 m, dal rifugio Stellina, ove nei suoi vicini alpeggi, si produce il pregiato formaggio reblochon.
(nella foto 34 un suggerimento di come scendere dal rifugio).

Per chi soggiornasse a Novalesa, si consiglia, oltre che percorrere le deliziose stradine del paese di visitare la parrocchiale di Santo Stefano, il museo etnografico, il premiato presepe, la vicina abbazia della Novalesa, e percorrere i sentieri per ammirare le spettacolari cascate.

Inoltre percorrere la strada che porta a Moncenisio, antica Ferrera Cenisio, che risale la valle vicino alle tracce delle “strada reale” del ‘700.

per saperne di più:
wikipedia: Novalesa
abbazia di Novalesa