Saranno stati i colori dell’autunno o le nuvole che avvolgevano, ritirandosi o coprendo, le cime dei monti, le valli e gli antichi ruderi del castello, ma siamo stati colpiti da una notevole emozione, quasi travolti dal fascino di quei luoghi silenziosi.
Un silenzio che permetteva quasi di ascoltare lo scorrere del tempo.
Con l’occasione della visita al castello ci siamo poi spostati a visitare l’antica pieve di San Vitale, sita a circa 4 km dal castello, e le suggestioni si sono rinnovate.
(dalla foto n° 27 pieve di San Vitale) |
Un po’ di storia:
il castello delle Carpinete,arroccato sulla vetta del monte Antognano, domina le vallate del Secchia e del Tresinaro.
La sua costruzione risale al X secolo per opera dell’avo di Matilde di Canossa, Atto Adalberto.
Durante il regno di Matilde fu ulteriormente fortificato diventando la sede preferita della contessa.
Alla morte di Matilde il controllo del castello passò attraverso diverse famiglie, i Torelli, i Da Fogliano, gli Estensi, i Giannini e poi i Valdrighi che lo mantennero fino al XIX.
Subì molti danneggiamenti per un cannoneggiamento tedesco durante l’ultima guerra.
Nel 1978 fu acquistato dalla provincia di Reggio Emilia che iniziò urgenti interventi per la conservazione ed il restauro.
Della pieve di San Vitale si ha la prima documentazione nel 857 e successivamente in un documento imperiale del 980.
Riconsacrata e ricostruita nel 1105, fu abbandonata intorno alla metà del XVIII e nel 1754, con decreto vescovile, demolita.
Oggi rimane visibile solo il nartece e un tratto del muro perimetrale.
Nel territorio reggiano, nessuna antica chiesa presenta un insieme di manufatti scolpiti così remoti e così estesi nel tempo quanto la pieve di San Vitale.
Una nota:
Un sentiero, facile e ben segnalato, percorre il crinale congiungendo il castello alla pieve in circa 1 ora di cammino.
Per saperne di più:
comune Carpineti
pieve san Vitale
sentiero Spallanzani: Carpineti-san Vitale |