L’amico Giulio nelle sue peregrinazioni toscane ci mostra l’affascinate abbazia di san Galgano, struttura cistercense legata al mito arturiano.
Ridotta oggi alle sole mura perimetrali.
La mancanza del tetto la accomuna a molte abbazie europee quali Melrose, Tintern, Paimpol ed altre. |
Un po’ di storia:
Galgano, prima dissoluto cavaliere poi per penitenza eremita, nel 1180 giunse sul colle di Montesiepi, infisse la sua spada in una roccia, da cui le suggestive ipotesi di legame con la leggenda di Artù.
Nel 1185, alla morte di San Galgano, fu eretta una cappella, poi, anche per i contatti con i cistercensi, nel 1218 si iniziarono i lavori di costruzione dell'abbazia.
Nel XIII secolo divenne la più potente abbazia cistercense della Toscana.
Ma la rovina arrivò nel XIV secolo, prima la carestia, poi la peste che duramente colpì i monaci, e, poi, successivi saccheggi.
La decadenza continuò anche nel secolo successivo, i monaci abbandonarono il monastero e affidarono la gestione ad un abate commendatario, scelta che risultò scellerata.
Nella seconda metà del 1700 il complesso risultava ormai crollato volte comprese.
Finalmente verso la fine dell’800 si iniziò ad ipotizzare il restauro e nel 1924 si iniziò il restauro eseguito con metodo conservativo.
Per saperne di più:
wikipedia: Abbazia_di_San_Galgano
Si ringrazia il nostro amico Giulio per le belle immagini che ci ha permesso di pubblicare |