Particolare in quanto oltre essere un semplice castello, ottimamanete conservato, è un intero borgo murato.
L’etimologia del nome si rifà a Ripa Alta nelle cui vicinanze, almeno così vuole la leggenda, fu combattuta la famosa battaglia sul Trebbia tra Annibale e l’esercito romano (218 a.c.).
Diventato forse un castrum romano poi alla caduta dell’impero una fortezza longobarda a difesa della strada che da Genova, attraverso gli Appennini e la Val Trebbia, sbocca nella pianura padana all’altezza della città di Piacenza.
Le prime notizie della località risalgono al 1048.
Dopo varie vicende nel 1300 fu assediato e distrutto.
Ricostruito nel XV secolo dai Landi fu interessato da diversi eventi bellici: assediato dagli spagnoli nel 1636, saccheggiato prima dai tedeschi (1746) e dai francesi (1799).
Alla metà dell’800 divenne di proprietà degli attuali proprietari i conti Zanardi Landi.
Del borgo va ricordata la chiesa di San Martino, un tempio suggestivo del 1400, con la facciata in terracotta e tele seicentesche del bolognese Ferrante.
Ma non solo arte, ma anche gastronomia tipica della zona ed i suoi vini…
A dimostrazione di quanto radicati nel territorio siano il buon mangiare che il buon bere al contrario dei tristi cavalieri o crudeli duchi o contessine il castelle è abitato dal fantasma di un cuoco. |