Tipico borgo marinaro caratterizzato dai colori delle sue case abbarbicate sulle propaggini dell’Appennino che sprofondano in mare.
Dai colori e dalle caratteristiche righe orizzontali più chiare (chiamate marcapiano) i marinai al ritorno dalle pesca individuavano facilmente la loro abitazione.
Certo la giornata invernale non mette il risalto tali colori, ma forse visitare il borgo quando non è affollato di turisti ne fa assaporare meglio gli aspetti più veri.

Ricco di luoghi di interesse sia religioso che civile e militare, si fregia di essere inserito in aree naturali (Parco naturale regionale di Portofino e Area naturale marina protetta Portofino) e punto di partenza di splendidi sentieri per le escursioni nei dintorni.
Nel territorio del comune è presente e preservato un sito di interesse comunitario, proposto dalla rete Natura 2000 della Liguria, per il suo particolare interesse naturale e geologico.

Un borgo e una zona, che vale assolutamente una visita anche fuori dai classici periodi turistici.

Un po’ di storia:
Testimonianze fanno risalire l’età del borgo all’epoca preistorica.
Insediamento romano già nel II° secolo a.c.
Dal 1000 sino al XVI secolo sotto il dominio dei Visconti, unendosi poi alla repubblica di Genova, sino alla dominazione napoleonica.
Nel 1814, caduto Napoleone, fu annesso al regno di Sardegna e dal 1861 inglobato nel regno d’Italia.

Per altre info:
wikipedia: Camogli