Lascia stupiti che un paese così minuscolo ( il comune assomma a circa 1700 abitanti) racchiuda tre, anzi quattro, incomparabili tesori.
Il primo la maestosa villa Sommi Picenardi, il secondo il suo giardino, il terzo il castello di San Lorenzo, il quarto la parrocchiale di Sant’Ambrogio.

L’unico rammarico, è che sia la villa col suo giardino, che il castello di San Lorenzo fossero chiusi alle visite.
Ci siamo comunque ripromessi di tornare,

Un po’ di storia:
Nel luogo si trovano reperti risalenti all’età del rame e poi di epoca romana, tra il I e II secolo a.C., anche perché posto a poca distanza dalla via Postumia, che congiungeva Aquileia a Genova.
Denominato Torre de' Malamberti, nella seconda metà del XII ne divenne proprietaria la famiglia dei Picenardi.
I Picenardi rimasero proprietari dei terreni sino al XX secolo.
Il borgo fu più volte saccheggiato, nel 1426 e nel 1427, nel 1509 e poi nel 1512.
Il castello fu ulteriormente saccheggiato nel 1648 dai Modenesi, subendo poi una nuova onta ad opera di un locale bandito nel 1648.
Nel 1866 la Villa fu adibita a quartier generale dell'esercito italiano comandato dal generale La Marmora.
Nel 1868 Torre de' Malamberti fu accorpato ai comuni limitrofi assumendo così il nome di Torre de’Picenardi.

Per saperne di più:
www.prolocotorredepicenardi.it
wikipedia: Torre de' Picenardi
wikipedia: villa Sommi Picenardi
wikipedia: San Lorenzo de' Picenardi
wikipedia: chiesa di Sant' Ambrogio