In effetti il paese viene oscurato dalla presenza del suo imponente castello.
Di questo già abbiamo parlato diverse volte (vedi link).
Ma anche il paese merita un’attenzione particolare, sia per il fascino che lo avvolge, sia per gli altri monumenti
A puro titolo di esempio non esaustivo, ricordiamo la “pala di Bardi” del Parmigianino, sita nella neobizantina chiesa di Santa Maria Addolorata, l’ex monastero di San Francesco.
Sono inoltre numerosi i luoghi di culto delle frazioni, in gran parte di origine medievale, che meritano una accurata visita.
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Un po’ di storia:
La leggenda narra che il borgo fu fondato da Annibale in ricordo del suo elefante Barrio.
Il territorio fu comunque abitato sin dal paleolitico, dai liguri e, in seguito, dai romani, soggetto al municipio di Veleia.
La prima testimonianza scritta relativa alla presenza di un castello risale a circa 150 anni prima dell’anno mille.
Il feudo diventò di proprietà del vescovo di Piacenza, che lo cedette ai nobili conosciuti come i Conti di Bardi nella prima metà del XIII secolo.
Soggetto alle lotte tra guelfi e ghibellini, rimase legato all’impero.
Fece parte della provincia di Piacenza sino al 1923, quando passò a quella di Parma.
Per saperne di più:
wikipedia: Bardi
gli speciali: la rocca di Bardi 1/3 - 2/3 - 3/3
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