Nel centro della capitale lombarda, circondata dalla caotica vita della città, si trova un’oasi di verde, che racchiude una prestigiosa abitazione.
Un sito che chi ama il silenzio e l’atmosfera colta, non può mancare di visitare.
Al suo interno, oltre agli arredi, si possono ammirare numerosi dipinti, sculture e altri oggetti di pregio.

Un po' di storia:
Angelo Campiglio e le sorelle Necchi, originari di Pavia, acquistarono il terreno nel 1930 e affidarono la costruzione dell’abitazione all’architetto Piero Portaluppi.
I lavori furono eseguiti tra il 1932 e il 1935.
Dopo la costruzione, all’architetto Tomaso Buzz, per circa un ventennio, fu affidata la sistemazione dell'esterno e, in seguito, il rifacimento dell'arredo di alcuni locali.
Durante la guerra la casa fu requisita dal regime fascista.
Al termine divenne residenza del console dei Paesi Bassi, per poi, dopo alcuni anni tornare alla famiglia Necchi.
Dopo la morte di Angelo Campiglio (1984) le sorelle Necchi, non avendo altri eredi, lasciarono la casa in eredità al FAI,
Dopo alcuni anni di restauri, nel 2008, la villa venne aperta al pubblico.

Per saperne di iù:
fondoambiente.it: villa Necchi-Campiglio
casemuseo.it: Necchi-Campiglio
wikipedia: villa Necchi Campiglio