Esiste in Toscana una terra che affonda le sue radici in un lontanissimo passato e i rami in una tecnologia avanzata.
Un territorio ricco di testimonianze storiche, borghi medioevali, pievi, zone archeologiche termali e recenti tecnologie applicate all’energia alternativa, essendo una delle zone geotermiche più grandi d’Europa in cui la geotermia è utilizzata per la produzione di energia.

Una terra tra le cui verdi colline punteggiate ovunque da soffioni di vapore, naturali e artificiali, e percorse da lucenti serpenti che non altro sono che lucide condotte che convogliano i vapori provenienti dagli inferi.
Una zona ai confini tra le province di Pisa, Livorno e Grosseto di uno straordinario fascino, ancora poco conosciuta e frequentata.

In questa prima parte vogliamo presentarvi il borgo medioevale di Castelnuovo in val di Cecina.

Alcune note:
Il territorio, almeno per le parti da noi visitate, attualmente non ha alcuna vocazione turistica.
Poco presenti i servizi alberghieri e di ristorazione, difficile trovare un negozio di prodotti locali, artigianali e/o enogastronomici.
Anzi si suggerisce di portarsi un panino e delle bevande in quanto si possono percorrere chilometri senza trovare ove rifocillarsi.

L’economia locale è stata supportata nel corso degli anni dalla presenza massiccia dell’Enel, che ha portato ricchezza, ma anche ha condizionato lo sviluppo di una imprenditoria locale legata al turismo.
Tutto questo ha reso questo angolo di Toscana assolutamente particolare, lontano dai grandi flussi turistici, con grandi contrasti, assolutamente da conoscere.

Per info sulla geotermia:
Geotermia
Larderello

Per info su Castelnuovo:
wikipedia: Castelnuovo di Val di Cecina

dove la terra fuma – parte 5°: il parco geotermico delle Biancane
dove la terra fuma – parte 4°: val di Cecina
dove la terra fuma – parte 3°: Pomarance
dove la terra fuma – parte 2°: Sasso Pisano, terme, fumarole