Il collegamento con la fortezza Bastiani del "Deserto dei Tartari" di Dino Buzzati, è balzato subito alla mente quando abbiamo visitato il Forte di Fortezza (Festung Franzensfeste).
Imponente, severa costruzione, vigila sulla valle dell’Isarco in attesa, come la fortezza del deserto, di un nemico che non si è mai presentato e, si spera, mai si presenterà.

Ora sede di mostre d’arte.
In particolare, in un settore viene mostrato ed esplicato l’immane lavoro del traforo del Brennero.

Una struttura che vale una sosta e un’accurata visita.

Un po' di storia:
il forte è sito a ove la val d’Isarco si incontra con la val Pusteria ad una quota di circa 750 m s.l.m.
Soprattutto in funzione della politica espansionistica di Napoleone, l’Arciduca Giovanni d’Austria prese la decisione di costruire un baluardo a difesa del Brennero, e quindi di Vienna.
L’incarico della progettazione del forte fu affidato a Franz von Scholl, i lavori iniziarono in giugno del 1833 e l’inaugurazione del forte avvenne alla presenza dell’imperatore Ferdinando I il 18 agosto 1838, due anni di ritardo a quanto previsto nella progettazione.
Il forte è costituito di tre parti distinte e tra loro indipendenti:

• il "Forte Basso" (Talwerk)
• il "Forte Medio" (Mittelwerk o Blockhaus)
• il "Forte Alto" (Höhenwerk)

Nonostante la sua imponenza la sua utilità, già nel 1849, risultava controversa tra i vertici militari.
Passò dopo la Grande Guerra all’Italia e utilizzata come polveriera dall’esercito italiano sino al 1991 e successivamente dismessa passando in proprietà all'Agenzia del Demanio di Bolzano.
Nel maggio 2005 l’Agenzia l’ha concessa in affitto al comune di Fortezza.
Attualmente, da parte dell’organizzazione culturale OPPIDUM, sono organizzate visite guidate, mostre ed evnti culturali.

Per saperne di più:
www.franzensfeste.info
wikipedia: Forte di Fortezza
www.valleisarco.info: forte-fortezza
wikipedia: Il deserto dei Tartari (romanzo)