Citando Modena subito viene alla mente lo zampone ed il famoso aceto balsamico, ma Modena non è solo questo come ci mostrano le immagini del nostro amico Gianni.

Una città da godere per i suoi tesori architettonici patrimonio UNESCO, che sa coniugare l’innovazione e la tradizione, affascinando il visitatore con le sue chiese, vie, portici, rimanendo stupito dalla mistica bellezza del Duomo e dalle più materiali tipicità gastronomiche.

Un po’ di storia:
Prima insediamento etrusco e poi gallico, divenne nel 183 a.C. colonia romana.
Capoluogo dell’ex Gallia Cisalpina, sino a quando, tra il V e VII secolo fu abbandonata a causa delle numerose esondazioni dei fiumi Secchia e Panaro.
Tornata a ripopolarsi durante la signoria vescovile, fu, nel 891, cinta dalle mura.
La signoria vescovile terminò con l’autonomia comunale.
La sconfitta da parte dei guelfi Bolognesi, riportò il dominio vescovile.
Dal 1288 si consegnò agli Estensi di Ferrara.
Nel novembre 1325 questi ebbero la rivincita sui bolognesi arrivando ad assediare Bologna, qui, prima di ritirarsi, portarono a Modena un secchio di un pozzo di Porta san Felice, evento che venne utilizzato dal Poeta Tassoni come spunto per suo poema eroicomico "La secchia Rapita".
Rimase città estense nonostante le varie occupazioni da parte degli eserciti stranieri, sino al 1860 quando con ampio plebiscito si unì al regno d’Italia.

Per saperne di più:
wikipedia: Modena
emiliaromagnaturismo: modena

Si ringrazia l’amico Gianni Mazzoli per le foto inviateci.