Piccolo borgo mediovale perfettamente conservato, Montone sorge nella parte più alta del colle che fa da spartiacque alla confluenza del Tevere con i suoi affluenti Carpina e Lana.
Circondato da severe mura, viene ingentilito ed impreziosito dalle alte torri companarie, le strette vie e ampie scalinate che si snodano per il centro storico.
Si hanno notizie di Montone già nel X secolo e nel 1121 fu fortificato sotto la dipendenza di Perugia.
Il paese segui le alterne vicende della famiglia Fortebracci, raggiungendo il suo massimo splendore grazie al capitano di ventura Braccio da Montone.
Il figlio, Carlo Fortebracci, combattè agli ordini della Serenissima per ricacciare i Saraceni dai confini veneti, ricevendone come ricompensa una preziosa reliquia.

L’ostensione della reliquia, solo due volte all’anno (il lunedì dell’Angelo e l’ultima domenica di agosto) fa rivivere a Montone le antiche glorie della Contea Fortebracci con la “rievocazione della spina”.
Nella “rievocazione della donazione della Santa Spina” i tre rioni di Montone si sfidano cimentandosi nel tiro con l'arco per conquistare il Palio ed eleggere la castellana.
I festeggiamenti vengono conclusi da un grande corteo storico ed il castello rivive la sua vita quattrocentesca, in un’atmosfera ludica e pregna dei profumi dell’antica cucina.

Per saperne di più:
wikipedia: Montone

Si ringrazia il nostro amico Giulio Pettenò per il materiale fotografico di questo “speciale” e di altri che seguiranno.